Di origine etrusco-romana, Castelnuovo Berardenga deve il suo
nome al castello costruito alla fine del XIV secolo dalla
Repubblica di Siena.
Il comune si estende tra i territori collinari
del Chianti e delle
Crete
Senesi, immerso in uno splendido paesaggio
che, insieme alla presenza di sorgenti calde, ha favorito lo svilupparsi di insediamenti umani testimoniati oggi da numerosi resti del passato.
I dintorni di Castelnuovo Berardenga sono ricchi di testimonianze del passato.
Il ricordo di antiche associazioni religiose è rimasto nelle pievi di Asciata, San Felice e Pacina. Tratti medievali si ritrovano nella “canonica” a Cerreto, nelle chiese di Querciagrossa, Catignano, Guistrigona e nella cappella ottagonale di Sant'Ansano a Dofana.
I due grandi complessi monastici presenti nella zona sono il monastero di San Salvatore e la certosa di Pontignano.
Numerosi sono i castelli, tra cui Querciagrossa, Aiola, Selvole, Pievasciata e Cerreto, così come Sesta e Cetamura, entrambi in rovina, e San Gusmè, che si sviluppò anche al di fuori delle sue mura per diventare, insieme a Vagliagli, la più grande circoscrizione esterna del luogo.
Molti castelli sopravvivono soltanto negli archivi documentali, mentre altri sono stati trasformati in ville.
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